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Anatomia del Piacere Femminile
di Antonio Sammartino    17/09/2018

Le principali strutture del piacere femminile sono costituite dai corpi cavernosi che durante la fase di eccitazione si riempiono di sangue, al fine di favorire quell’affascinante e misterioso viaggio di sensazioni che attraversano l’intero corpo della donna

I principali corpi cavernosi sono nella struttura del clitoride, nei corpi cavernosi bulbo-vestibolari che si trovano in prossimità dell’entrata vaginale, al disotto delle piccole labbra. È la loro contrazione, durante l’orgasmo, che aumenta la sensazione di piacere. Una ulteriore area è quella che circonda il terzo più esterno dell’uretra (condotto da cui esce l’urina). 

Il clitoride non è semplicemente una minuscola pallina, ricca di sensori erotici, ma è costituito da una complessa struttura che si diffonde in profondità, attraverso la parete vaginale. Secondo la O'Connell (ricercatrice australiana) la parete vaginale è il clitoride, perché su questa parete sono presenti masse di tessuti erettile. 
La parte visibile del clitoride rappresenta solo una piccola parte, perché la gran parte dell’organo si diffonde in profondità, dividendosi in due bracci che avvolgono la vagina, per cui durante la penetrazione il pene stimola indirettamente il clitoride attraverso questi due bracci, disposti lungo la parete vaginale. Inoltre alcune fibre nervose collegano direttamente il clitoride al punto G (punto particolarmente sensibile della vagina, a causa della presenza di una densa concentrazione di terminazioni nervose), che costituisce secondo la O'Connell, la parte terminale della struttura interna del clitoride, che può raggiungere (all’interno) una lunghezza di 10 centimetri. 
Ciò significa che vi è un unico orgasmo, quello clitoridale, che può essere stimolato direttamente o indirettamente. 
L’errore, nel riconoscere la reale forma del clitoride sembra essere stata indotta dalla sua forma, che non ha nulla di simile nel corpo umano. Infatti, il glande è denso di recettori e terminazioni nervose, per cui tutte le vibrazioni e sensazioni sembrano essere localizzate solo in quel punto, mentre la maggior parte di queste terminazioni è a forma di piramide, la cui base forma i genitali esterni, mentre la parte triangolare avvolge il tubo attraverso il quale fluisce l’urina (uretra e vagina), per cui quando viene sollecitata, è l’intera struttura che si modifica. Ciò significa che la stimolazione del clitoride, in realtà, coinvolge una area molto più vasta.
Quanto detto sembra giustificare anche il fatto che, la stimolazione della parte esterna del clitoride, anche se costituisce il modo più semplice e immediato per innescare l’orgasmo, non viene coinvolto nelle contrazioni. Probabilmente è la complessa struttura dell’organo genitale della donna nel suo insieme, che le dona esplosivi piaceri e incredibili sensazioni erotiche, in cui la muscolatura perineale e vaginale svolgono comunque un ruolo essenziale per la sessualità. Il clitoride quindi è il punto in cui convergono tutti i sensori sessuali, mentre la vagina non ha queste terminazioni nervose, probabilmente anche per evitare che il parto possa trasformarsi in un evento estremamente doloroso, non sopportabile dalla donna.
Durante la fase iniziale di eccitazione, le pareti della vagina sono irrorate di sangue. Questo rapido afflusso stimola la lubrificazione vaginale, che si accompagna, quando la donna entra nella fase acuta di eccitazione sessuale, ad un notevole allungamento ed espansione delle pareti interne della vagina (fino a 10 cm). Il sangue si riversa anche nei vasi dell’area pelvica e genitale, causando una espansione del fascio di nervi presenti nell’intorno. 
Anche l’apertura della vagina e dell’ano si ingrossano, il clitoride si allarga, diventa sensibile e protuberante. Le sacche spugnose nei genitali esterni si gonfiano in preparazione della penetrazione. La zona vaginale e quella clitoridea diventano terribilmente calde. Questa sensazione induce la donna ad un inconsapevole movimento ritmico del bacino, al fine di favorire la stimolazione del clitoride, necessaria per indurre la sequenza di spasmi muscolari che, quando arrivano obbligano il corpo della donna a stringersi con forza con quello del compagno. 
Ciò accade perché la percezione è di non stringerlo mai a sufficienza, perché braccia e gambe si contraggono in modo incontrollato. Durante questa fase si genera anche una speciale sensazione di calore nell’addome e nelle viscere, un’esperienza muscolare fatta di contrazioni ritmiche involontarie delle pareti vaginali, dello sfintere anale e uretrale, tutti alleati per dissipare quella tensione che alla fine dona un'assoluta felicità che contribuisce a rafforzare il legame d'amore con il partner. 
Nella risposta sessuale la parte muscolare della vagina svolge un ruolo fondamentale. Le grandi labbra triplicano la loro dimensione, mentre le piccole labbra si espandono anche del 100%. Nell’orgasmo, lo spasmo può durare da un secondo fino ad un max di un minuto, mentre le sensazioni erotiche, che nascono nella regione vaginale, viaggiano attraverso tutto il corpo, fino ad arrivare al cervello, alla straordinaria velocità di circa 250 km/h, provocando spesso l’incontrollabile necessità di gemere o urlare. 
Questa esperienza, quando si verifica con il partner, viene percepita dalla donna come amorevole, condivisa e reciprocamente piacevole. 
Il picco del desiderio, negli uomini, si ha intorno ai 20 anni, mentre per le donne si verifica verso i 40 anni, probabilmente questa differenza è dovuta alla fine della missione associata alla maternità, oppure ai condizionamenti sociali, che ritardano nella donna la scoperta del desiderio sessuale. 
L’orgasmo migliora la respirazione, la circolazione, il condizionamento cardiovascolare e il tono muscolare. Rende gli occhi più luminosi, il volto più brillante e può contribuire a far perdere peso. Infatti, l’adrenalina rilasciata durante il culmine aiuta a scomporre il glucosio, prevenendo il suo immagazzinamento come grasso. 
Gli elementi più importanti indotti dall’orgasmo sono: il fattore sensoriale, necessario per veicolare le sensazioni che contribuiscono ad aumentare l’eccitazione; l’azione valutativa, il cui fine è di consentire la valutazione delle sensazioni prodotte e il fattore affettivo, necessario per definire la qualità dell’intimità raggiunta. 
L'orgasmo è vaginale o clitorideo? 
A questo punto sorge spontanea una domanda: perché vi sono donne per le quali l'orgasmo vaginale è più facile, mentre per altre esiste solo quello clitorideo? 
La risposta apparentemente è molto semplice. Nella sessualità della donna è predominante la mente. In realtà l'orgasmo è unico, in quanto la stimolazione del clitoride avviene anche attraverso le contrazioni dei muscoli vaginali. Ciò significa che l’orgasmo, anche se inizia dal clitoride, è avvertito nell'intera area vaginale, o meglio nell'intera area inferiore del bacino che comprende, il clitoride, il punto G, le piccole e grandi labbra, il perineo, la vagina e la regione anale, tutti alimentati da un elevato numero di vene e nervi che confluiscono in un unico organo sessuale, integrato e iperattivo. 
È importante per la coppia, acquisire la consapevolezza della maggiore complessità dell’apparato sessuale femminile, rispetto a quello maschile. Per la donna, questa difficoltà iniziale si compensa con la straordinaria esperienza sensitiva ed emotiva che può ricevere da un rapporto soddisfacente, che contribuisce anche a creare un clima di serenità nella relazione affettiva. È importante per la coppia essere rilassati, avere fiducia nella loro condivisione emotiva, mentre per la donna è indispensabile essere paziente ed avere fiducia in se stessa, perché il tempo e l’esperienza possono esserle di grande aiuto. Infatti, non a caso il piacere è l’incentivo all’azione, è la motivazione è alla base del comportamento nelle relazioni sentimentale. Occorre solo evitare, che le stupide azioni del quotidiano possano contribuire a ridurre la capacità a saper provare il piacere indotto dagli stimoli gratificanti. 
L'orgasmo è quindi unico, ma sono diversi i modi per raggiungerlo: per tutte sembra essere il clitoride, per altre anche il Punto G (o altre modalità). Tuttavia ciò che maggiormente contribuisce è l'adegua conoscenza, da parte della donna, del proprio corpo. 
L’orgasmo nell’uomo 
L'orgasmo maschile è molto più semplice o forse non lo si è ancora scoperto. Attualmente si suddivide in due fasi: Nella prima, le contrazioni degli organi riproduttivi interni (prostata e vescichette seminali) spingono il seme alla base del pene, inducendo la sensazione dell’arrivo dell’orgasmo. Il fine è di consentire all’uomo (se vuole ed è capace) di rallentare il ritmo per consentire il prolungamento del rapporto. Nella seconda fase, l'orgasmo non può essere più controllato, perché i muscoli alla base del pene si contraggono al fine di indurre la fuoriuscita del seme.

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