Innocenza
di Antonio Sammartino
Non rubate i sogni all’innocenza
non distruggete la sua magica fiaba.
Accarezzato dalle onde del mare
ho visto crescere nella sabbia
un fragile delicato fiore
attraverso cui la natura ha voluto mostrare
una delle sue più disarmanti meraviglie
la purezza di un essere fragile
come lo sa essere solo l’innocenza.
Ho visto lo splendore dei suoi occhi
colore del cielo rispecchiarsi
nella limpida acqua del mare,
mentre le onde sorprese
muoiono sulla riva soffocate dall’incanto.
Ho visto il suo sguardo
senza ali volare lontano, lì…
d
ove il cielo e il mare s’incontrano,
in quel luogo in cui svaniscono le distanze
e nel silenzio di parole non dette
si accendono i sogni
e si disperdono tutti i dolori.
Se solo potessi... se solo potessi
con la magia di un sorriso,
trasformerei le sue lacrime in rugiada,
cercherei tra gli infiniti, tutti i suoi sogni
per trasformarli nella realtà che desidera.
Non bisogna mai turbare l’innocenza.
Com’è triste oggi il tramonto
mentre il sole si spegne nel mare
e le oscure nubi rapiscono
i colori dipinti dal sole.
Un ultimo raggio raggiunge quel fiore
prigioniero tra gli inganni di natura morta
per spazzare via nostalgie, paure
e donare la speranza che nasce dai sogni.
Tra i rami secchi è nato il fiore dell’innocenza
che non deve morire tra le onde del mare.
Non rubate i sogni all’innocenza
non distruggete la sua magica fiaba.